Pianisti di ieri e di oggi
Il Pianoforte e la sua storia
Sino ai primi anni del 1900, i pianisti erano anche compositori e pertanto i concerti che tenevano, comprendevano perlopiù opere composte da loro. Molto spesso si faceva riferimento a luoghi visitati oppure sentimenti, stati d'animo...
Il primo nome che compare nella storia dei grandi pianisti è quello di Muzio Clementi (Roma 1752-Evesham, Worcestershire 1832), considerato il padre del Pianoforte. Romano di nascita ma trasferitosi in Inghilterra per studiare, Muzio maturò un suo stile, tanto che, nel 1778, a Londra, e iniziò l'attività di concertista e insegnante. Nel 1780 iniziò una lunga tournè durante la quale suonò a Vienna e conobbe Mozart, con il quale ebbe una celebre competizione, nel gennaio 1782.
Tornò a Londra nel 1788 e si dedicò esclusivamente all'insegnamento e alla composizione. Tra i suoi allievi ricordiamo: J. Field, B.A. Bertini e J.B. Cramer.
Nel 1802 partì per una seconda tournè in Europa ed ebbe modo di acoltare e impartire lezione a questi celebri nomi: F. Kalkbrenner, I. Moscheles e C. Czerny.
Nella sua produzione didattica spiccano: "24 preludi ed esercizi" e il celeberrimo "Gradus ad Parnassum" in tre volumi. Il Gradus è un'enciclopedia della tecnica pianistica e compositiva che mira a portare il pianista a superare ostacoli tecnici man man maggiori e nel contempo fornire modelli di forme classiche: canoni, fughe, valzer, preludi, suite, sonate...), le sonatine op.36 e numerose sonate tra le quali spiccano: op. 2, 7, 9, 11, 12, 25, 33, 37, 40, 47 e 50.
Contemporaneo a Clementi ci fu un altro grande pianista e compositore: Francesco Pollini (1762-1846). A lui si deve l'introduzione della scrittura a tre pentagrammi che successivamente sarà ripresa da Listz e Thalberg.
Dei nomi elencati nel paragrafo dedicato a Clementi, ho citato nomi di mirabili pianisti ma non di grandi compositori, tranne per uno: Carl Czerny (1791-1857). A lui dobbiamo un definitivo orientamento alla virtuosità del pianoforte. Un suo allievo fu Franz Listz.
Fu un didatta eccezionale e le sue opere sono tutt'ora alla base dell'insegnamento pianistico, ne cito alcune: l'op.839, "La scuola del legato e dello Staccato", La scuola della velocità op.299, L'arte di rendere agili le dita op.740 ...
Czerny fu un uomo di grande cultura e fu il primo a dare importanza all'interpretazione, pubblicando "arte dell'interpretazione" in cui si insegna come suonare ogni compositore fino ad allora esistito.
Grandi pianisti della storia:
J. B. Cramer, L. van Beethoven, F. Schubert, A.von Henselt (bravissimo pianista e didatta ma timoroso di suonare in pubblico) F. Listz, F.Chopin, S. Thalberg, F. Mendelsshon, Marie- Félicité- Denis Mooke (moglie di Camille Pleyel e discepola di Moscheles e Kalkbrenner e molto ammirata da Chopin), Clara e Robert Schumann, J. Brahms, Heinrich Herz, Hans Von Bulow, Anton Rubistain, C.V. Alkan, C. Saint- Saen, C. Debussy, S. V. Rachmaninoff, C.Tausig, Sophie Menter, Annette Essipov, Teresa Carreno, Francis Plantè, Moszkowski, A. Reisenauer, Eugen D'albert, Fratelli Scharwenka, A. Skriabin, Raoul Pugno, Edouar Risler, Nikita Magaloff e tanti altri.
Purtroppo per motivi storici non esistono incisioni della maggior parte dei nomi elencati, ma le testimonianze scritte ci raccontano la loro genialità e la capacità di portare il pianoforte ad essere il "re" degli strumenti.
Ogni musicista matura un suo stile e quando il genio supera l'arte allora si riconosce il talento. Alcuni possono piacere meno di altri ma comunque dobbiamo essere riconoscenti a questi artisti di aver dedicato la vita all'arte e insegnato i segreti dell'arte pianistica.
Martha Angerich (Buenos Aires, 29 febbraio 1941)
Pianista di origine argentina. Iniziò gli studi con la madre e successivamente li proseguì con Vincenzo Scaramuzza, un pianista italiano naturalizzato argentino. dal 1955 studiò in Svizzera con il grande Friedrich Gulda.
A soli 16 anni vinse due concorsi importantissimi: il Busoni e quello di Ginevra. Iniziò la sua carriera concertistica ma il consolidamento della carriera avvenne nel 1965, conquistando il primo premio al concorso "Chopin" di Varsavia. Da allora ha lavorato con i più grandi direttori d'orchestra e artisti internazionali per la musica da camera, ha inciso per varie case discografiche.
"Il Progetto Martha Angerich" tende è nato con l'intento di promuovere giovani talenti: ogni anno si tiene a Lugano e dura una settimana.
Il suo modo di suonare è molto particolare: ricco di sorprese.
Vladimir Ashkenazy (Gorki 1937)
Pianista ucraino. Ha iniziato a studiare pianoforte all'età di 6 anni e ha terminato gli studi al Conservatorio di Mosca con Lev Oborin. Il suo repertorio è vastissimo: da Bach a prokof'ev.
Nel 1955 partecipò al prestigioso Concorso pianistico internazionale Frédéric Chopin di Varsavia e arrivò secondo. Arturo Benedetti Michelangeli, giurato del concorso, abbandonò la manifestazione perchè non concrode con la decisione della giuria. Nel 1962 condivise con John Ogdon il primo posto al Concorso pianistico internazionale Ciajkovskij.
Interprete dall'impeccabile tecnica virtuosistica. Vladimir continua a incidere ed esibirsi a livello internazionale. Da un pò di anni ha iniziato a dirigere orchestre egregiamente. Predilige il repertorio russo.
Claudio Arrau (Chillian, 6 febbraio 1903- Mürzzuschlag, 9 giugno 1991)
Pianista cileno. esordì in pubblico all'età di 5 anni e il governo cileno gli assegnò una borsa di studio che gli permise di studiare con M. Krause (allievo di F. Listz) al Conservatorio di Berlino dal 1911 al 1921. Nel 1927 vinse il concorso di Ginevra e iniziò la sua carriera concertistica. Il suo repertorio spazia da Bach a Stravinsky. Abilità tecnica straordinaria e nitidezza di suono. Meticoloso e analitico studioso della partitura, profondo rispetto di tutto quello che era stato scritto dal compositore.Le sue esecuzioni rispecchiano il suo modo di essere.
Renata Borgatti (Bologna, 2 marzo 1894 – Roma, 10 marzo 1964)
Figlia del tenore Giuseppe Borgatti. Si specializzò soprattutto ad eseguire la musica di Claude Debussy.
Il primo nome che compare nella storia dei grandi pianisti è quello di Muzio Clementi (Roma 1752-Evesham, Worcestershire 1832), considerato il padre del Pianoforte. Romano di nascita ma trasferitosi in Inghilterra per studiare, Muzio maturò un suo stile, tanto che, nel 1778, a Londra, e iniziò l'attività di concertista e insegnante. Nel 1780 iniziò una lunga tournè durante la quale suonò a Vienna e conobbe Mozart, con il quale ebbe una celebre competizione, nel gennaio 1782.
Tornò a Londra nel 1788 e si dedicò esclusivamente all'insegnamento e alla composizione. Tra i suoi allievi ricordiamo: J. Field, B.A. Bertini e J.B. Cramer.
Nel 1802 partì per una seconda tournè in Europa ed ebbe modo di acoltare e impartire lezione a questi celebri nomi: F. Kalkbrenner, I. Moscheles e C. Czerny.
Nella sua produzione didattica spiccano: "24 preludi ed esercizi" e il celeberrimo "Gradus ad Parnassum" in tre volumi. Il Gradus è un'enciclopedia della tecnica pianistica e compositiva che mira a portare il pianista a superare ostacoli tecnici man man maggiori e nel contempo fornire modelli di forme classiche: canoni, fughe, valzer, preludi, suite, sonate...), le sonatine op.36 e numerose sonate tra le quali spiccano: op. 2, 7, 9, 11, 12, 25, 33, 37, 40, 47 e 50.
Contemporaneo a Clementi ci fu un altro grande pianista e compositore: Francesco Pollini (1762-1846). A lui si deve l'introduzione della scrittura a tre pentagrammi che successivamente sarà ripresa da Listz e Thalberg.
Dei nomi elencati nel paragrafo dedicato a Clementi, ho citato nomi di mirabili pianisti ma non di grandi compositori, tranne per uno: Carl Czerny (1791-1857). A lui dobbiamo un definitivo orientamento alla virtuosità del pianoforte. Un suo allievo fu Franz Listz.
Fu un didatta eccezionale e le sue opere sono tutt'ora alla base dell'insegnamento pianistico, ne cito alcune: l'op.839, "La scuola del legato e dello Staccato", La scuola della velocità op.299, L'arte di rendere agili le dita op.740 ...
Czerny fu un uomo di grande cultura e fu il primo a dare importanza all'interpretazione, pubblicando "arte dell'interpretazione" in cui si insegna come suonare ogni compositore fino ad allora esistito.
Grandi pianisti della storia:
J. B. Cramer, L. van Beethoven, F. Schubert, A.von Henselt (bravissimo pianista e didatta ma timoroso di suonare in pubblico) F. Listz, F.Chopin, S. Thalberg, F. Mendelsshon, Marie- Félicité- Denis Mooke (moglie di Camille Pleyel e discepola di Moscheles e Kalkbrenner e molto ammirata da Chopin), Clara e Robert Schumann, J. Brahms, Heinrich Herz, Hans Von Bulow, Anton Rubistain, C.V. Alkan, C. Saint- Saen, C. Debussy, S. V. Rachmaninoff, C.Tausig, Sophie Menter, Annette Essipov, Teresa Carreno, Francis Plantè, Moszkowski, A. Reisenauer, Eugen D'albert, Fratelli Scharwenka, A. Skriabin, Raoul Pugno, Edouar Risler, Nikita Magaloff e tanti altri.
Purtroppo per motivi storici non esistono incisioni della maggior parte dei nomi elencati, ma le testimonianze scritte ci raccontano la loro genialità e la capacità di portare il pianoforte ad essere il "re" degli strumenti.
Ogni musicista matura un suo stile e quando il genio supera l'arte allora si riconosce il talento. Alcuni possono piacere meno di altri ma comunque dobbiamo essere riconoscenti a questi artisti di aver dedicato la vita all'arte e insegnato i segreti dell'arte pianistica.
Martha Angerich (Buenos Aires, 29 febbraio 1941)
Pianista di origine argentina. Iniziò gli studi con la madre e successivamente li proseguì con Vincenzo Scaramuzza, un pianista italiano naturalizzato argentino. dal 1955 studiò in Svizzera con il grande Friedrich Gulda.
A soli 16 anni vinse due concorsi importantissimi: il Busoni e quello di Ginevra. Iniziò la sua carriera concertistica ma il consolidamento della carriera avvenne nel 1965, conquistando il primo premio al concorso "Chopin" di Varsavia. Da allora ha lavorato con i più grandi direttori d'orchestra e artisti internazionali per la musica da camera, ha inciso per varie case discografiche.
"Il Progetto Martha Angerich" tende è nato con l'intento di promuovere giovani talenti: ogni anno si tiene a Lugano e dura una settimana.
Il suo modo di suonare è molto particolare: ricco di sorprese.
Vladimir Ashkenazy (Gorki 1937)
Pianista ucraino. Ha iniziato a studiare pianoforte all'età di 6 anni e ha terminato gli studi al Conservatorio di Mosca con Lev Oborin. Il suo repertorio è vastissimo: da Bach a prokof'ev.
Nel 1955 partecipò al prestigioso Concorso pianistico internazionale Frédéric Chopin di Varsavia e arrivò secondo. Arturo Benedetti Michelangeli, giurato del concorso, abbandonò la manifestazione perchè non concrode con la decisione della giuria. Nel 1962 condivise con John Ogdon il primo posto al Concorso pianistico internazionale Ciajkovskij.
Interprete dall'impeccabile tecnica virtuosistica. Vladimir continua a incidere ed esibirsi a livello internazionale. Da un pò di anni ha iniziato a dirigere orchestre egregiamente. Predilige il repertorio russo.
Claudio Arrau (Chillian, 6 febbraio 1903- Mürzzuschlag, 9 giugno 1991)
Pianista cileno. esordì in pubblico all'età di 5 anni e il governo cileno gli assegnò una borsa di studio che gli permise di studiare con M. Krause (allievo di F. Listz) al Conservatorio di Berlino dal 1911 al 1921. Nel 1927 vinse il concorso di Ginevra e iniziò la sua carriera concertistica. Il suo repertorio spazia da Bach a Stravinsky. Abilità tecnica straordinaria e nitidezza di suono. Meticoloso e analitico studioso della partitura, profondo rispetto di tutto quello che era stato scritto dal compositore.Le sue esecuzioni rispecchiano il suo modo di essere.
Renata Borgatti (Bologna, 2 marzo 1894 – Roma, 10 marzo 1964)
Figlia del tenore Giuseppe Borgatti. Si specializzò soprattutto ad eseguire la musica di Claude Debussy.
Alfred Brendel
Ferruccio Busoni (Empoli 1866- Berlino 1924)
Avviato agli studi dai genitori, entrambi musicisti, intraprese giovanissimo la carriera concertistica. Oltre al pianoforte sudiò composizione. L'inizio della sua carriera non fu semplicissima. Non riuscì ad affermarsi come compositore in Italia e la sua carriera concertistica faticò ad arrivare. Insegnò pianoforte ad Helsinki e dopo aver vinto il concorso di composizione "Rubistain" nel 1890 insegnò a Mosca. Nel 1894 lasciò l'insegnamento e si stabilì a Berlino: la sua carriera da concertista era affermata. dal 1913 al 1915 diresse il liceo musicale di Bologna e successivamente si stabilì a zurigo fino al 1920.
E' stato un grande interprete di Bach, Beethoven e Listz. In questi anni di fermo didattico si ddicò alla composizione oltre che al concertismo. ricordiamo il concerto op.39, il Notturno sinfonico op.43, le opere Alecchino e Turandot. Rimase incompleto Doktor Faust, del quale aveva scritto alcune bozze, completato dopo la sua morte dall'allievo PH. Jarnach e rappresentato nel 1925; opere sinfoniche e le famose trascrizioni di Bach, come la ciaccona.
L'arte pianistica e compositiva di questo grande musicista trova le origini nei classici, in particolare in Bach.
Ferruccio Busoni (Empoli 1866- Berlino 1924)
Avviato agli studi dai genitori, entrambi musicisti, intraprese giovanissimo la carriera concertistica. Oltre al pianoforte sudiò composizione. L'inizio della sua carriera non fu semplicissima. Non riuscì ad affermarsi come compositore in Italia e la sua carriera concertistica faticò ad arrivare. Insegnò pianoforte ad Helsinki e dopo aver vinto il concorso di composizione "Rubistain" nel 1890 insegnò a Mosca. Nel 1894 lasciò l'insegnamento e si stabilì a Berlino: la sua carriera da concertista era affermata. dal 1913 al 1915 diresse il liceo musicale di Bologna e successivamente si stabilì a zurigo fino al 1920.
E' stato un grande interprete di Bach, Beethoven e Listz. In questi anni di fermo didattico si ddicò alla composizione oltre che al concertismo. ricordiamo il concerto op.39, il Notturno sinfonico op.43, le opere Alecchino e Turandot. Rimase incompleto Doktor Faust, del quale aveva scritto alcune bozze, completato dopo la sua morte dall'allievo PH. Jarnach e rappresentato nel 1925; opere sinfoniche e le famose trascrizioni di Bach, come la ciaccona.
L'arte pianistica e compositiva di questo grande musicista trova le origini nei classici, in particolare in Bach.
Roberto Cappello (Campi Salentina (LE), 2 maggio 1951)
E' considerato uno dei maggiori esponenti del pianismo mondiale. Ha iniziato gli studi con il padre e esordisce all'età di 6 anni al Konzerthaus di Vienna ed in altre città europee, consensi favorevoli. Si diploma a Roma al Conservatorio di Santa Cecilia nel 1974 sotto la guida del Maestro Rodolfo Caporali (allievo di Alfonso Rendano). Ha vinto numerosi Concorsi Internazionali, ricordiamo il Primo Premio al prestigioso Concorso Internazionale Ferruccio Busoni di Bolzano nel 1976, che da 25 anni non veniva assegnato ad un pianista italiano. Attualmente è docente di Pianoforte Principale al Conservatorio di Musica Arrigo Boito di Parma.
Alfredo Casella (Torino 1883- Roma 1947)
Iniziò gli studi musicali con la madre e trasferitosi a Parigi, all'età di 13 anni entrò in Conservatorio e studiò pianoforte con Diémer e composizione con Fauré. Quest'ultimo influenzò molto le sue opere, come pure Ravel, Debussy (che stimava profondamente), Mahler e Strauss. Durante la prima guerra mondiale si trasferì in Italia e insegnò alla Santa Ceclia di Roma. Continuò la carriera concertistica e didattica.
Casella ha curato la revisione critica di numerose opere per pianoforte di importanti autori: Le 32 sonate di Beethoven, Il Clavicembalo ben temperato di Bach, Opere di Chopin...
Aldo Ciccolini (Napoli 1925- Parigi 2015)
Grandissimo pianista italiano. Ha studiato con A. Denza al Conservatorio di Napoli. Nel 1949 ha vinto il Gran prix international M. Long-J. Thibaud di Parigi, affermandosi come concertista in tutto il mondo.
Ciccolini ha promosso soprattutto la conoscenza della musica per pianoforte francese: Maurice Ravel, Claude Debussy, Erik Satie, Déodat de Séverac, Jules Massenet, Charles Henri Valentin Alkan e Alexis de Castillon. È anche conosciuto per le sue interpretazioni della musica di Franz Liszt e delle composizioni pianistiche di Mario Castelnuovo-Tedesco.
Alfred Cortot (Nyon 1877- Losanna 1962)
A Parigi studiò con Diémer e cominciò a suonare in vari concerti. si affermo come concertista nel 1918 e fu considerato il maggior interprete delle opere di Chopin.
Oltre alle interpretazioni di Frédéric Chopin, fu grande interprete di Robert Schumann e Franz Liszt.
Curava molto l'espressività e la qualità del suono, qualità tipiche della scuola di Chopin.
Georges Cziffra (Budapest, 5 novembre 1921 – Longpont-sur-Orge, 17 gennaio 1994)
Pianista di origine ungherese dimostrò sin dalla tenera età di essere un virtuoso. Insieme a Horowitz dominò il virtuosismo pianistico dell'epoca. Tecnica superba e grande interprete delle opere di Listz.
Heinrich Neuhaus
Pianista e insegnante russo di grande talento. Figlio di musicisti. A 16 anni esordisce come pianista in Germania e inizi a studiare con Godowsky. Nel 1915 termina gli studi a Pietrogrado e iniziò gli studi l conservatorio di Mosca, di cui fu direttore dal 1935 al 1937 e dove insegnò fino alla fine della sua vita. Tra i suoi allievi ricordiamo: Gilels, Richter e Radu Lupu.
La suaa didattica fu innovativa, non basata sul meccanicismo ma sul ragionmento. Egli affermava che il pianistaa deve essere un virtuoso perchè la tecnica è insita all'arte: il fine giustifica i mezzi.
Uomo di grande cultura e grande personalità.
Lang Lang
Chi non conosce quest'icona internazionale. Poichè il suo curriculum è immenso e non vorrei omettere niente, vi rimando al suo sito, dove potrete trovare tutte le infomazioni. Basta cliccare sul nome e sarette dirottati sul suo sito.
Alicia de Larrocha (Barcellona, 23 maggio 1923 – Barcellona, 25 settembre 2009)
Pianista raffinata ed eccezionale. Iniziò lo studio a tre anni e si affermò come concertista nel 1954, tenedo una tourneè negli Stati Uniti.
la sua fama è legata all'interpretazione degli autori spagnoli, suoi concerranei: Granados, Albéniz, De Falla, Turina e Soler (di quest'ultimo nel 1967 ha eseguito l'integrale delle sonate).
Emil Gilels (Odessa, 19 ottobre 1916 – Mosca, 14 ottobre 1985)
Pianista ucraino, figlio di musicisti. Virtuoso e pianista straordinario. sin dall'età di tredici anni si fece notare come uno dei maggiori pianisti sovietici della sua generazione, al punto di meritarsi la dedica della Sonata per pianoforte n. 8 di Prokofiev, che eseguì in prima assoluta il 30 dicembre 1944 nella sala grande del conservatorio di Mosca. Fu uno dei pochi pianisti sovietici a cui fu permesso di effettuare tourneè all'estero. Dal 1952 insegnò pianoforte al Conservatorio di Mosca e i suoi viaggi all'estero si fecero sempre più rari.
Magistrale padronanza tecnica e analisi capillare delle sue esecuzioni. Le interpretazioni dei classici austriaci e tedeschi sono state il fulcro del suo repertorio, in particolare quelle di Beethoven, Brahms e Schumann, anche se è stato apprezzato anche per le esecuzioni di opere di Scarlatti, Bach, Debussy, Bartók e Prokofiev.
Glenn Gould (Toronto, 25 settembre 1932 – Toronto, 4 ottobre 1982)
Iniziò gli studi musicali con la madre e proseguì gli studi presso il Conservatorio di Toronto.
Interprete geniale e eccentrico. Sedeva al pianoforte in modo molto singolare e molto basso rispetto alla tastiera. La sua tecnica era formidabile e gli permetteva di suonare brani velocissimi con precisione timbrica e di fraseggio.
Smise di esibirsi in pubblico dal 1964, dedicandosi completamente alle registrazioni in studio per il resto della sua carriera.
Tutte le sue incisioni sono caratterizzate: chiarezza del fraseggio, chiarezza delle voci nel contrappunto ed espressività. Durante le esecuzioni canticchiava, prediligendo le voci nascoste (quelle centrali). Molto meticoloso nelle scelte di stile, tanto da indurre gli accordatori e i tecnici di fiducia ad intervenire sulla meccanica dei pianoforti in modo tale da esaltarne all'estremo la rapidità di risposta e la varietà timbrica, a costo di sacrificare la potenza e la gamma dinamica.
Lang Lang
Chi non conosce quest'icona internazionale. Poichè il suo curriculum è immenso e non vorrei omettere niente, vi rimando al suo sito, dove potrete trovare tutte le infomazioni. Basta cliccare sul nome e sarette dirottati sul suo sito.
Alicia de Larrocha (Barcellona, 23 maggio 1923 – Barcellona, 25 settembre 2009)
Pianista raffinata ed eccezionale. Iniziò lo studio a tre anni e si affermò come concertista nel 1954, tenedo una tourneè negli Stati Uniti.
la sua fama è legata all'interpretazione degli autori spagnoli, suoi concerranei: Granados, Albéniz, De Falla, Turina e Soler (di quest'ultimo nel 1967 ha eseguito l'integrale delle sonate).
Emil Gilels (Odessa, 19 ottobre 1916 – Mosca, 14 ottobre 1985)
Pianista ucraino, figlio di musicisti. Virtuoso e pianista straordinario. sin dall'età di tredici anni si fece notare come uno dei maggiori pianisti sovietici della sua generazione, al punto di meritarsi la dedica della Sonata per pianoforte n. 8 di Prokofiev, che eseguì in prima assoluta il 30 dicembre 1944 nella sala grande del conservatorio di Mosca. Fu uno dei pochi pianisti sovietici a cui fu permesso di effettuare tourneè all'estero. Dal 1952 insegnò pianoforte al Conservatorio di Mosca e i suoi viaggi all'estero si fecero sempre più rari.
Magistrale padronanza tecnica e analisi capillare delle sue esecuzioni. Le interpretazioni dei classici austriaci e tedeschi sono state il fulcro del suo repertorio, in particolare quelle di Beethoven, Brahms e Schumann, anche se è stato apprezzato anche per le esecuzioni di opere di Scarlatti, Bach, Debussy, Bartók e Prokofiev.
Glenn Gould (Toronto, 25 settembre 1932 – Toronto, 4 ottobre 1982)
Iniziò gli studi musicali con la madre e proseguì gli studi presso il Conservatorio di Toronto.
Interprete geniale e eccentrico. Sedeva al pianoforte in modo molto singolare e molto basso rispetto alla tastiera. La sua tecnica era formidabile e gli permetteva di suonare brani velocissimi con precisione timbrica e di fraseggio.
Smise di esibirsi in pubblico dal 1964, dedicandosi completamente alle registrazioni in studio per il resto della sua carriera.
Tutte le sue incisioni sono caratterizzate: chiarezza del fraseggio, chiarezza delle voci nel contrappunto ed espressività. Durante le esecuzioni canticchiava, prediligendo le voci nascoste (quelle centrali). Molto meticoloso nelle scelte di stile, tanto da indurre gli accordatori e i tecnici di fiducia ad intervenire sulla meccanica dei pianoforti in modo tale da esaltarne all'estremo la rapidità di risposta e la varietà timbrica, a costo di sacrificare la potenza e la gamma dinamica.
Gulda (Vienna, 16 maggio 1930 – Weissenbach, 27 gennaio 2000)
Pianista ribelle e poco ortodosso che lo hanno reso unico e indimenticabile. Celebri sono le registrazioni delle sonate di Beethoven ma non da meno furono quelle di Bach e altri autori. Amava il jazz che durante i suoi concerti univa alla musica classica. Anche le composizioni mescolano il classico con lo stile jazz.
Stile brillante e una tecnica vivace.
Myra Hess (Londra, 25 febbraio 1890 – Londra, 25 novembre 1965)
Pianista inglese, allieva di Tobias Matthas, regina incontrastata della seconda guerra mondiale. La Hess è celebre per le sue interpretazioni delle opere di Mozart, Beethoven e Schumann, ma ha avuto un ampio repertorio che va da Domenico Scarlatti fino ad opere contemporanee.
Vladimir Horowitz (Kiev 1º ottobre 1903 – New York, 5 novembre 1989)
Pianista ucraino. Iniziò gli studi pianistici con la madre e successivamente li proseguì al conservatorio di Mosca.
Le sue incisioni di Chopin, Liszt, Rachmaninov, Scriabin, Prokofiev hanno fatto storia. Stile e tecnica pianistica inimitabili come inventiva e interpretazioni.
Ha lavorato con i migliori direttori d'orchestra e tra tutti Toscanini, del quale sposò la figlia.
Amava suonare in pubblico e aveva una grande presenza scenica.
Maria Judina pianista russa controversa e poco considerata. Per capire meglio questa straordinaria artista, cliccate qui.
Alexander Lonquich
Moura Lympany (18 Agosto 1916 – 28 Marzo 2005)
Pianista inglese di grande talento. Apprese gli insegnamenti di Mathilde Verne (allieva di Clara Schumann). Grande interprete delle opere di Schumann.
Radu Lupu (Galat,i, 30 novembre 1945)
Nato in Romania nel 1945, ha iniziato lo studio del pianoforte a sei anni con Lia Busuioceanu, Florica Muzicescu (maestra di Dinu Lipatti) e Cella Delavranca.
A dodici anni ha debuttato con un programma di sue composizioni. Nel 1961 è entrato con una borsa di studio al Conservatorio di Mosca, dove ha studiato fino al 1969 con Galina Eghyazarova, Heinrich Neuhaus e, in seguito, con Stanislav Neuhaus. Vincitore di tre importanti concorsi (Van Cliburn 1966, Enescu e concorso di Leeds 1969), nel 1989 ha ricevuto il prestigioso premio “Abbiati” dell’Associazione dei Critici Italiani.
Grande interprete di Schubert, Schumann e Mozart. Lavora con le migliori orchestre mondiali.
Arturo Benedetti Michelangeli
Arturo Benedetti Michelangeli (Brescia, 5 gennaio 1920 – Lugano, 12 giugno 1995).
Interprete raffinato: ricerca del suono agli estremi. Le sue registrazioni sono memorabili e punto di riferimento per gli studiosi. Oltre che pianista fu un appassionato di etnomusicologia e dei canti alpini in particolare, tant'è vero che armonizzò alcuni canti per il famoso coro S.A.T.
Le sue scelte esecutive miravano ad approfondire la partitura, rispettandone gli elementi strutturali in modo scrupoloso, e trovardo un equilibrio espressivo unitario. Magistrali sono le sue registrazioni di Debussy, Scarlatti, Beethoven, Schumann, Grieg...
Nel 1940 gli venne conferita una cattedra per "chiara fama" presso il Liceo Musicale di Bologna. In seguito insegnò anche ai conservatori di Venezia e Bolzano. Celebri furono i suoi corsi di perfezionamento pianistico.
A lui si deve anche la riscoperta di alcune opere del compositore catalano Federico Mompou.
Ha inciso dischi con le migliori orchestre sinfoniche europee e mondiali.
Maurizio Pollini (Milano 5 gennaio 1942)
Il grande Rubinstein, dopo aver sentito suonare Pollini disse: " Questo giovane suona meglio di tutti noi".
Pianista apprezzato in tutto il mondo. Ha compiuto gli studi tra i 13 e i 18 anni presso il Conservatorio di Milano con Carlo Vidusso. Nel 1960 ha vinto il famoso concorso "Chopin" a Varsavia e da allora si è affermato come interprete dell'arte chopiniana. La sua mamma era una musicista affermata e il suo papà un architetto, la vita agiata gli ha permesso di potersi dedicare allo studio del pianoforte e perfezionarsi con Arturo Benedetti Michelangeli.
La sua discografia è perloppiù incentrata sulle opere di Chopin, del quale è considerato uno dei migliori interpreti.
Alfonso Rendano ( Carolei (Cosernza) 5 aaprile 1853- Roma 10 settembre 1931)
Questo grande artista è stato uno dei pianisti-compositori più importanti dell'ottocento italiano. Purtroppo non esistono registrazioni che documentino il suo talento, ma chi è riuscito ad ascoltarlo e i giornali dell'epoca, lo descrivono come eccezionale.
Ottenne una borsa di studio dal ministro Broglio che gli permise di perfezionarsi all'estero con Mathias (allievo di Chopin) a Parigi, con Reinecke e Richter a Lipsia.
Dal 1867 al 1880 si dedicò al concertismo e fu molto apprezzato in tutto il mondo.
Era molto esile e composto e non amava muoversi tanto durante le esecuzioni. Rigore nello stile, cantabilità ed espressione nel tocco. Interprete fedele ma ogni sua esibizione era personale, unica.
Era molto attento al pedale, tanto da sviluppare "il pedale indipendente". Tale pedale, del tutto indipendente dal pedale di destra (che libera tutte le corde), serviva per sostenere gli accordi lunghi mentre si usava il pedale di destra. Praticamente ha ideato la tecnica del pedale tonale, poco usato dagli interpreti (anche oggi).
Le doti da interprete furono date con le grandi audizioni pubbliche che egli definiva "letture" (riprese 5 anni prima di morire, a Roma): eseguì tutto il Clavicembalo Ben Temperato di Bach, tutte le Sonate di Beethoven, quasi tutte le opere Chopin e le opere più significative dei classici e dei romantici.
Le sue composizioni furono considerate poco, sia in vita che dopo la morte. La sua opera lirica, "Consuelo", fu apprezzata all'estero, in Italia purtroppo non ottenne consensi. Fu anche un grande didatta, incompreso e poco considerato.
A tutti i pianisti consiglio di studiare le sue composizioni per pianoforte, edite dalla Curci in due volumi. Ascoltate "valzer triste" .
Say Fazil IL MIO PIANISTA, VIVENTE, PREFERITO. grande tecnica e sensibilità musicale.
Svjatoslav Richter (Žytomyr, 20 marzo 1915 – Mosca, 1º agosto 1997)
Pianista geniale. Il suo repertorio spaziava dal periodo barocco alla musica contemporanea. Tra le incisioni più famose, ci restano le sue registrazioni delle opere di Franz Schubert, Ludwig van Beethoven, Johann Sebastian Bach, Frederic Chopin, Schumann, Franz Liszt, Sergej Prokof'ev, Sergej Rachmaninov e tanti altri. Amante della musica da camera, suonò con: David Oistrakh, Benjamin Britten, Pierre Fournier e Mstislav Rostropovic.
Arthur Rubinstein (Lódz', 28 gennaio 1887 – Ginevra, 20 dicembre 1982)
Grande pianista di origine ebrea e che durante la le persecuzioni naziste si trasferì in America con tutta la famiglia. Ebbe una sfavillante carriera sin dall'età di tre anni. Famoso in tutto il mondo, affermatosi come grande interprete delle opere di Chopin.
Tra i suoi maestri ci sono: Barth e Ignacy Paderewski.
Il suo modo di suonare non era calmo e controllato, tipico del musicista classico tradizionale, ma sfrenato, libero e selvaggio. Fu carismatico ed appassionato, oltre che il suo virtuoso.
E' conosciuto come solista ma ha suonato anche musica da camera con Szeryng, Heifetz, Piatigorsky e al Guarneri Quartet. Oltre a Chopin, ha inciso brani di Beethoven, Brahms, Schubert, Schumann, Dvorák, Albéniz, Bach, Debussy, De Falla, Fauré, Mendelssohn, Franck, Granados, Grieg, Ravel ed altri.
Maria Tipo (Napoli 1931)
Ha iniziato gli studi pianistici con la madre, allieva di Ferruccio Busoni. Successivamente si è perfezionata con A. Casella e G. Agosti; nel 1948 vinse il concorso di Ginevra, e come era successo ad Arrau, iniziò la carriera concertistica. Grande interprete delle opere di Bach e si è impegnata a diffondere le sonate di Clementi. Ha insegnato al Conservatorio di Bolzano e Firenze. Per dieci anni è stata titolare dei “Cours de perfectionnement et virtuosité” a Ginevra. Attualmente tiene Corsi di Perfezionamento presso la Scuola di Musica di Fiesole.
Grande didatta, oltre che concertista.
Vincenzo Vitale (Napoli 1908- Napoli 1984)
Studiò al conservatorio di Napoli e successivamente a Parigi con A. Cortot. Fu concertista accreditato ma soprattutto è ricordato come didatta. Tra i suoi allievi ricordiamo: B. Canino, M. Campanella, C. Bruno e L. De Fusco. Insegnò in vari conservatori italiani e terminò la sua carriera come titolare della cattedra dei corsi di perfezionamento all'Accademia della Santa Cecilia di Roma.
Yuja Wang
Grande, grande. tecnica sopraffina. Non conosco molto di lei ma basta sentirla suonare per capire che è una virtuosa: ha una facilità di movimento e una leggerezza che la porta ai piani alti del pianismo.
Pianista geniale. Il suo repertorio spaziava dal periodo barocco alla musica contemporanea. Tra le incisioni più famose, ci restano le sue registrazioni delle opere di Franz Schubert, Ludwig van Beethoven, Johann Sebastian Bach, Frederic Chopin, Schumann, Franz Liszt, Sergej Prokof'ev, Sergej Rachmaninov e tanti altri. Amante della musica da camera, suonò con: David Oistrakh, Benjamin Britten, Pierre Fournier e Mstislav Rostropovic.
Arthur Rubinstein (Lódz', 28 gennaio 1887 – Ginevra, 20 dicembre 1982)
Grande pianista di origine ebrea e che durante la le persecuzioni naziste si trasferì in America con tutta la famiglia. Ebbe una sfavillante carriera sin dall'età di tre anni. Famoso in tutto il mondo, affermatosi come grande interprete delle opere di Chopin.
Tra i suoi maestri ci sono: Barth e Ignacy Paderewski.
Il suo modo di suonare non era calmo e controllato, tipico del musicista classico tradizionale, ma sfrenato, libero e selvaggio. Fu carismatico ed appassionato, oltre che il suo virtuoso.
E' conosciuto come solista ma ha suonato anche musica da camera con Szeryng, Heifetz, Piatigorsky e al Guarneri Quartet. Oltre a Chopin, ha inciso brani di Beethoven, Brahms, Schubert, Schumann, Dvorák, Albéniz, Bach, Debussy, De Falla, Fauré, Mendelssohn, Franck, Granados, Grieg, Ravel ed altri.
Maria Tipo (Napoli 1931)
Ha iniziato gli studi pianistici con la madre, allieva di Ferruccio Busoni. Successivamente si è perfezionata con A. Casella e G. Agosti; nel 1948 vinse il concorso di Ginevra, e come era successo ad Arrau, iniziò la carriera concertistica. Grande interprete delle opere di Bach e si è impegnata a diffondere le sonate di Clementi. Ha insegnato al Conservatorio di Bolzano e Firenze. Per dieci anni è stata titolare dei “Cours de perfectionnement et virtuosité” a Ginevra. Attualmente tiene Corsi di Perfezionamento presso la Scuola di Musica di Fiesole.
Grande didatta, oltre che concertista.
Vincenzo Vitale (Napoli 1908- Napoli 1984)
Studiò al conservatorio di Napoli e successivamente a Parigi con A. Cortot. Fu concertista accreditato ma soprattutto è ricordato come didatta. Tra i suoi allievi ricordiamo: B. Canino, M. Campanella, C. Bruno e L. De Fusco. Insegnò in vari conservatori italiani e terminò la sua carriera come titolare della cattedra dei corsi di perfezionamento all'Accademia della Santa Cecilia di Roma.
Yuja Wang
Grande, grande. tecnica sopraffina. Non conosco molto di lei ma basta sentirla suonare per capire che è una virtuosa: ha una facilità di movimento e una leggerezza che la porta ai piani alti del pianismo.
Attualmente ci sono tanti bravi pianisti, in tutto il mondo. La didattica si perfeziona sempre di più e rispetto al passato ci sono molti "bravi", non è una cerchia ristretta. La globalizzazione apre gli orizzonti, internet ci mette in contatto con mondi lontani in un click. Insomma è tutto più facile e a portata di mano.
Faccio una osservazione: ma è possibile che ci siano e siano stati bravi pianisti che non amano esibirsi in pubblico e credono che l'arte si possa trasmettere anche senz fama? Sì! e ne sono convinta. Anche Chopin era un bravo pianista che però non ha girato il mondo in cerca di gloria (erano gli altri che andavano da lui) e come lui, tanti minori di cui non conosciamo neppure l'esistenza.