Beethoven o Chopin?
Curiosità
Un tema di Beethoven ripreso e riformulato in veste trascendentale da F. Chopin.
Lo studio è una composizione, rivolta principalmente ad un solista, avente una funzione didattica. Il termine “studio” entra nel gergo musicale in epoca illuminista e sostituisce quei brani che erano chiamati “lezione”, invenzione, esercizi… Tutti i Maestri ne scrivevano e li adattavano al percorso e all’allievo a cui erano destinati. Seppur sia noto quanto l’epoca classica sia stata legata alla “forma”, lo studio è rimasto un brano che ha potuto assumere strutture differenti e ha goduto di una certa libertà. E’ nel Romanticismo che il virtuosismo trova lo sfogo negli “studi” e porta agli estremi la tecnica degli strumenti a cui è dedicato. Troviamo studi scritti sottoforma di esercizi puramente schematici e basati su una o due cellule ritmiche che si ripetono all’infinito fino allo sfinimento (si pensi alle collane infinite di opere di C. Czerny oppure ai 60 studi di tecnica pura di C.L. Hanon) e quelli più melodici e trascendentali destinati ad essere eseguiti in concerto (N. Paganini, F. Chopin, F. Listz, C. Debussy, C. Saint-Saens…)
L.v.Beethoven si è dedicato anche al perfezionamento della tecnica pianistica e i suoi quaderni di schizzi ne sono testimonianza. Le composizioni di Beethoven, soprattutto quelle giovanili, sono ricche di spunti tematici e poiché la caratteristica delle melodie scritte è quella di essere orecchiabili e facilmente adattabili alla voce, molti musicisti contemporanei e postumi (consciamente o no) hanno attinto dal canovaccio del Nostro. E’ il caso di uno degli studi trascendentali più noti di F. Chopin: l’op.25 n.9. Tale studio richiama il tema principale del terzo tempo della sonata op.79 di Ludwig.
Visivamente, le due composizioni, sono diversissime eppure “scremando” le linee melodiche e riducendo il tutto alla base armonica ci rendiamo conto che partono dallo stesso principio. Prendiamo le prime 4 battute (a sinistra Beethoven e a destra Chopin): tali battute costituiscono il tema principale su cui si sviluppano le due composizioni.



Lo studio di Chopin, a parer mio, è stato costruito sul tema di Beethoven. Il fatto che Chopin utilizzi la tonalità di Sol bemolle maggiore è solo per una questione di comodità ed equilibrio delle mani (uno scopo puramente tecnico/didattico). Direi che lo studio in questione è un’omaggio a Beethoven (consapevole o casuale?).
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