Studio guidato "cavaliere selvaggio"
Le sfide didattiche
Prima di studiare il “Cavaliere selvaggio” di Schumann, il principiante dev'essere preparato. Propongo alcuni esercizi che devono precedere lo studio del brano in oggetto, ma ciò non toglie che si possano trovare brani simili e di altri autori a quelli che propongo di seguito (per esempio i canoni del Pozzoli, principalmente il n.18).
Perchè ci sia il risultato previsto, si lavori con molta precisione: tocco, appoggio, impostazione della mano e movimenti corretti.
Si può iniziare questo lavoro già dopo tre mesi di studio del principiante.
Io seguo quest'ordine:
1. Studio primario della Gnesina, dall'ABC del pianoforte
La mano destra suona bicordi e la sinistra ripete (prime 4 battute); battute 5 e 6 le due mani si uniscono e suonano a specchio; battute 7 e 8 le mani si uniscono e si scambiano le diteggiature.
Punta delle dita attive e polsi mobili: suono secco e brillante fino a battuta 6 e poi tocco più dolce ed espressivo nelle due ultime battute.
2. Studio della Gnessina che riporta il fraseggio di alcuni passaggi del Cavaliere Selvaggio. Le tre frasi che formano il brano, si strutturano nella forma ABA.
A= battute 1-8 che si ripetono a battute 17-24
B= battute 9-16
Parte A: la mano destra fraseggia 5 note e ribatte il bicordo della mano sinistra ogni due battute
Parte B: contrario della A con la differenza che la mano destra tiene gli accordi e li cambia in modo differente.
Tocco morbido sulle legature e secco sugli staccati. Attenzione ai movimenti
3. Il Piccolo Riccio: Studio dall’op.39 di Kabalewski, divertente e facile (se presentato nel modo giusto).
La prima cosa da osservare è che ogni battuta si può comprimere in un accordo perfetto e che le uniche dita che lavorano, sono: 1 3 5.
Prendo la prima nota di ogni battuta e le suono con il pollice, prima mano dx e poi mano sx; successivamente al pollice aggiungo il terzo dito e infine il 5. Si studi molto bene la mano destra ad accordi e quando si è imparata, si dica all’allievo che i pollici viaggiano insieme (sono sempre a distanza di tono o di semitono). Studiamo la mano sinistra ad accordi, come fatto con la destra. Quando le due mani sono sicure di quello che fanno, uniamo gli accordi a mani unite.
Imparate le posizioni, aggiungiamo il ritmo e infine suoniamo due battute per volta. Il gioco è fatto!
Il tocco è brillante, attenzione agli accenti e il crescendo finale.
4. Piccola Polka: Studio di Kabalewski dall’op.39.
8 battute di concentrato ritmico e legato-staccato delle due mani.
La prima cosa da fare è lo studio ritmico a mani sep. e unite, a seguire la lettura delle note e infine uno studio, suonato, approfondito a mani separate: mano sinistra legata e ben fraseggiata e mano destra staccata, più leggera della mano destra e brillante.
Quando le due mani saranno sicure, si studi lentamente a mani unite (a piccoli pezzi) e pian piano sempre più veloce.
Attenzione ai movimenti.
Abbiamo creato un lavoro tecnico che prepara allo studio del nostro "Cavaliere Selvaggio".
Proseguiamo il nostro studio
A questo punto... suonate il brano ricercando movimenti fluidi, postura giusta, spalle e braccia rilassate e dita ben ancorate alla tastiera.
Buon lavoro!
Se volete continuare un lavoro tecnico interessante, vi consiglio di studiare contemporaneamente al Cavaliere Selvaggio, i canoni n. 15,18, 23, 30 e 33 di Ettore Pozzoli. Dopo un'anno di studio potete affrontare l'invenzione n.8 di Bach.
Vi assicuro che non è una favola ma pura realtà, sperimentata sul campo, da molti anni.
Pronti a volare?
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