Esempi di produzione scritta interdisciplinare
Le sfide didattiche
Questa pagina vorrei dedicarla alla creatività.
Come noi insegnanti della A030 possiamo contribuire ad aiutare i nostri allievi a sviluppare la creatività?
In un'ottica di scuola che lavora per competenze e non per conoscenze trasmissive, l'interdisciplinarità è fondamentale. Nella scuola Secondaria di I grado, la possibilità di studiare anche le materie artistiche (musica e arte), integra la formazione di base e contribuisce allo sviluppo della creatività,
Ma cos'è la creatività?
Capacità produttiva della ragione o della fantasia, talento creativo, inventiva (Oxford Languages)
Lo sviluppo di Progettazioni disciplinari, flessibili e orientate allo sviluppo di competenze, ci aiutano a strutturare le lezioni a misura di ogni alunno. Insegnare per competenze significa valorizzare il sapere di ogni alunno, ognuno con le proprie capacità.
Fare l'insegnante, oggigiorno, richiede competenze specifiche e diventa sempre più articolato. Il sapersi adattare alle varie classi, saper cambiare la lezione qualora ci siano imprevisti, rapportarsi agli alunni soddisfacendo i bisogni di ognuno... sono all'ordine del giorno.
Propongo alcuni percorsi didattici che ho sperimentato in classe e che hanno dato dei risultati encomiabili.
Compito proposto ai ragazzi della classe TERZA della scuola Secondaria di primo grado.
Immagina di viaggiare nello spazio. Su quale pianeta vorresti atterrare? Pensa a tutto il percorso di musica fatto insieme e, citando quello che hai appreso sulla natura del suono, costruisci un itinerario come meglio ti aggrada. Usa più informazioni che puoi, intreccia le varie discipline scolastiche e… vai!
Affinché i ragazzi svolgano il compito è necessario vagliare le loro conoscenze (prerequisiti). In questo caso, visto che avevo affrontato la natura del suono e la musica dei corpi celesti, ho potuto lavorare sulla traccia. Sono anche necessarie le conoscenze del sistema solare (Scienze) e quelle geografiche (Geografia) oltre che a saper scrivere un testo (Italiano). E' indispensabile anche il saper utilizzare la tecnologia, per le ricerche in Rete e l'assemblaggio delle informazioni. I mezzi utilizzati: tablet, computer e libri di testo.
A tutti gli effetti si tratta di un lavoro interdisciplinare.
Periodo di svolgimento: aprile-maggio.
La classe è stata divisa in 5 gruppi (ognuno dei quali formato da 5 alunni) e il capogruppo aveva il compito di dare ad ogni componente il suo compito. Il capogruppo ha fatto da Coordinatore e una volta reperite tutte le informazioni, tutto il gruppo ha lavorato per assemblare la storia.
Ho impiegato 4 ore di lezione, comprese le presentazioni dei ragazzi fatte alla classe. A fine presentazione si è passati alla valutazione del lavoro migliore (quello che ho riportato di seguito)
Io, l'insegnante, ero in classe a controllare come i ragazzi lavoravano e al momento opportuno davo loro delle informazioni oppure correggevo eventuali errori. L'osservazione diviene un momento di valutazione e pertanto alla fine del lavoro ho avuto il quadro completo della situazione e grazie alle griglie di valutazione che avevo costruito a monte, ho potuto dare un voto ad ogni alunno. Non tutti gli elementi del gruppo hanno avuto lo stesso voto, perché tutto è dipeso dal loro impegno e dal contributo e qualità dati al gruppo.
Il nostro viaggio comincia dal planetario “Shilin” di Taiwan.
La meta sarà Venere, uno dei più affascinanti pianeti del Sistema Solare.
Eccoci nel Planetario Shilin, dove ci aspetta Armando, la guida che ci accompagnerà alla scoperta di Venere. Si sentono, soavi e leggere, le magiche note della nostra professoressa di Musica, quelle che ci suona nei momenti di riposo. Ci incamminiamo, con passo lento, Armando ci invita ad alzare gli occhi al soffitto: Wow! Vediamo l’intero Sistema Solare!!!!!
Inizia il tour spaziale… Scegliamo di salpare su Venere. Siamo immersi nella realtà virtuale, tutto è così vero! Odori, colori, suoni… La superficie è di un bell’arancione spento. Armando ci indica di andare più avanti e ci ritroviamo su montagne irte e scoscese. Da lontano vediamo Graziano raggiungerci saltellante. Ci guardiamo increduli: su Venere si può saltare, è assolutamente fantastico!
A ritmo di danza, con Graziano che batte il tempo, ci muoviamo di qua e di là e scopriamo che Venere ha 17 crateri ognuno dei quali porta un nome di donna!
Graziano ci presenta un cratere per volta ma, si sofferma a parlarci di quello che porta il nome di Jane Austen, la nota letterata inglese del periodo neoclassico, coeva e ammiratrice di Beethoven. Finito il giro dei crateri, salutiamo Graziano e proseguiamo il tour con Armando che ci accompagna verso un Venix (il corrispettivo di Taxi su Venere!).
Su Venere fa molto caldo, non ci sono satelliti. A causa delle tempeste solari frequenti: Venere è molto vicino al Sole e la temperatura è intorno ai 464°. Noi siamo coperti bene, anche se le nostre giubbe trapelano un po’ di caldo.
Ci dirigiamo verso una cittadina chiamata NewVen: molti abitanti strani che suonano le note della quinta Sinfonia di Beethoven. Suoni insoliti e primordiali, quasi un vecchio vinile graffiato..
Ma, aspettate! Mi viene in mente l’articolo letto in classe dalla professoressa di Musica: le onde gemelle Voyager lanciate nello spazio nel 1977, non erano approdate su Mercurio? E poi… come facciamo a udire queste melodie se su Venere non c’è aria?
Il suono dal punto di vista fisico è vibrazione d’aria. Il silenzio, invece, lo si avrebbe se tutte le particelle cessassero di muoversi, fatto impossibile dal momento che tutto è in continuo movimento: l’universo è in continua espansione.
L’involucro che ci avvolge la testa contiene un piccolo chip che emette suoni… è la volta del quartetto per archi op. 130 di Beethoven. Che poesia! Che bellezza!
Lo spazio è pieno di particelle cariche elettricamente che a contatto con gas fluttuanti e con il plasma emettono onde che incontrano i campi magnetici ed elettrici. Le particelle elettromagnetiche possono essere convertite in suoni.
Benedetta NASA che ci è riuscita! Noi siamo qui ad ascoltare il concerto veneriano misto alle melodie beethoveniane.
Quante stranezze! Ma allora, chiudo gli occhi e poiché non capisco più se siamo sulla terra oppure nello spazio, mi godo questo momento ad occhi chiusi.
Compito proposto ai ragazzi della classe PRIMA della scuola Secondaria di primo grado.
Crea una brochure, un libretto o quello che ti viene in mente, che racconti come si è evoluta la scrittura delle note. Sei libero di scegliere il punto di vista da cui partire. Sii creativo.
Prerequisiti: studio della storia della musica antica fino a Guido d'Arezzo. Conoscenza del pentagramma e della sua funzione.
Durata: 2 ore. Periodo: inizio del secondo quadrimestre.
Strumenti e mezzi: tablet, computer, dispense e libro di testo.
Lavoro individuale.
I lavori più meritevoli, sono stati esposti alla mostra del libro, indetta dal Comune (maggio).
Ogni lavoro ha una sua logica e spiega il percorso seguito da ognuno.
Compito proposto ai ragazzi della classe SECONDA della scuola Secondaria di primo grado.
LO STORYTELLING
Scegli un musicista oppure una musicista di quelli studiati e raccontolo/la con uno storytelling.
Lo Storytelling è una narrazione, vale a dire il racconto di un qualcosa che mette in campo emozioni e tant'altro.
teniamo a mente questi passaggi:
- Conoscere la storia che si vuole raccontare;
- Usare un tono di voce che attiri l'ascoltatore;
- Tenere sempre in mente le 5W inglesi: Who? What? When? Where? Why?
- Non si deve raccontare tutto ma, si deve lasciar spazio all'immaginazione ma allo stesso tempo si raaccontino i particolari, stimolando i 5 sensi.
- La storia può essere raccontata in prima persona oppure in terza persona. l'importante è incuriosire l'ascoltatore.
- l'uso delle immagini è fondamentale ma, se ne usino poche. Si può anche utilizzare una sola immagine.
1. Ho spiegato alla classe che cos'è lo Storytelling, ho dato loro le indicazioni e ho mostrato loro un esempio e spiegato la modalità di come sono arrivata al prodotto finito Mi sono raccomandata che non sia uguale al mio... L'importante è che la storia sia verosimile e piena di colpi di scena.
Questo passaggio è cruciale. Se i ragazzi capiscono cosa fare, lo fanno. Bisogna essere molto chiari. per gli alunni con disabilità, il lavoro sarà svolto a scuola con l'insegnante di sostegno e almeno un compagno della classe.
2. per svolgere il compito è necessario avere competenze informatiche. Il software utilizzato per svolgere il lavoro è a discrezione dell'alunno. E' importante che il file condiviso con l'insegnante e quello da presentare alla classe sia salvato in formato Mp4. Il file definitivo, da presentare alla classe, è quello che riporta le correzioni o indicazioni dell'insegnante.
Gli strumenti utilizzati sono: libro di testo e computer o tablet per ulteriori curiosità (un fatto particolare richiama l'attenzione dell'ascoltatore).
3. la durata dello storytelling non dev'essere inferiore a 3 minuti e non superiore a 5 minuti.
4. Tempo per svolgere il compito: 1 settimana.
Qual'è la competenza che ho valutato? la qualità delle informazioni e la padronanza di linguaggio.
Questo compito ha permesso a tutta la classe di sentire storie differenti e pertanto di conoscere autori che non si erano studiati.
liberiamo la creatività e insegnamola ai nostri alunni. Se volete provare il Podcast, sarà un lavoraccio, ma darà ottimi risultati. Con una classe terza ho lavorato sulla musica concentrazionaria e vi assicuro che il risultato è stato faantastico. Con un'altra classe ho lavorato sull'intervista impossibile: musicisti del passato che si incontravano con quelli del presente... gli alunni hanno studiato come non mai e hanno portato il loro sapere a tutti.
Se ti interessa: l mio Podcast sulle donne musiciste nell'Antica Grecia
I progetti di scrittura sono molto interessanti e soprattutto aiutano gli allievi a sviluppare la creatività e ad immaginare la musica.
Quest'anno con una classe seconda della scuola Secondaria in cui lavoro, abbiamo partecipato al Concorso nazionale "Raccontiamo la musica".
Il racconto si è basato sulle note della Danza slava n.8 di Antonín Dvořák.
Il premio è stato ritirato il 16 giugno 2024 a Bergamo.
Il Racconto è stato pubblicato. Non potevamo avere soddisfazione più grande!